“Costruire il costruito” è preoccuparci della manutenzione delle cose, tornare costantemente a vedere in che stato si trovi l’opera che abbiamo realizzato, come essa viva, come si rapporti al contesto; significa “l’aver cura di”. L’oggetto architettonico diventa un’opera aperta. Si cerca di trovare la chiave per riprendere un discorso che forse l’edificio non ha terminato, e di portarlo avanti in una continuità che però non deve diventare un’operazione di camouflage. In questi luoghi già costruiti, già pieni, a volte angusti, altre volte saturi di polvere, spesso degradati -spazi di riciclo urbano- possiamo portare l’attrazione, il fascino e il glamour.
Nell’ambito dell’attività di ricerca in materia di degrado architettonico come opportunità progettuale Leone Spita è stato relatore di tesi di Laurea.