Il progetto dei due altari condivide la volontà di utilizzare materiali di scarto o di recupero abbandonati nei sotterranei della Villa.
Nell’altare A colonne della balaustra che segnava il presbiterio nell’antica cappella della Villa sono state montate a formare un gomitolo di marmo e ferro che sorregge idealmente la mensa.
Nell’altare B lastre di lamiera arrugginita si aprono sotto la forza di una semisfera di cemento rivestita di tessere di vetro e oro provenienti da una biblioteca veneziana del colore. Al suo interno è collocato il sacrario che contiene le spoglie della Beata fondatrice dell’Ordine religioso. La mensa è composta da un telaio in ferro rivestito da lastre di pietra serena.